ho scovato in un bloggaccio toscanaccio questa sorta di lezione di fiorentino. ovvio che il mio pensiero corra a ele e ai nostri pomeriggi di studio. con o senza schiacciata con la mortadella.
"Un’artra regola che ll’è fondamentale gl’è i’ verbo che gl’è sempre precedu’o da un’artro soggettino, messo lì pe’ rafforzà un po’inino la ‘osa. Presempio:
Io sono. E’ sono.
Te ttu sei.
E’ gl’è. * La gl’è.
Noi s’è. (i’ ’siamo’ l’è bandiho ni’ toscano DOC, dio bono)
Voi vvù s’ete. (bello! senti ‘ome sona bene!)
E’ sono. Glienno. [raffinatezza usaha nei quartieri di Firenze dove e si parla la lingua perfetta (vedi sotto) e a Prao, indò siamo (perchè io son di Prao) ancora più sguaiai (prima diccominciare a ragionà n’prathese bisogna vu’ sappia bene iffiorentino, sennò ll’è buriana].
Prima d’i verbo ‘avere’ ci va sempre la parolina ‘CI’. Un si sa bene perché ma lla ci sta parecchio bene, come disse i’ Bondi.
Io c’ho. (= io ho)
Te ttu c’hai. (= tu hai)
Lui c’ha. (= egli ha)
Lei la c’ha. (= lei ha)
Noi ci s’ha. (= noi abbiamo)
Voi vu c’ave’e. (= voi avete)
E’ c’hanno. (= essi hanno)
In terza persona singolare co’ i’ passa’o prossimo s’usa anche parecchio i’ ‘L’E”, tipo:
L’è anda’o. (= egli è andato)
L’è torna’o. (= egli è tornato)"
giusto un assaggio...
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5 commenti:
mamma mia vederlo scritto è anche peggio di sentirlo parlare... :D
ahahah!!però ci si diverte!!
ci si diverte ci si diverte! o almeno la ci si prova (?)
i cchettufai miriam??? ti dai al fiorentino??? quannu vieni in sicilia allura t'a 'nsignari u rusalinaru!!!
ahah ale sei uno sgamo anche se non ti firmi! comunque rileggendo questo post mi è venuta un sacco di nostalgia per dona'o che è anda'o a roma e adesso fa l'omino di casa con azzurra. DONA'O CI MANCHI!
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